VentiTre


Modellare il presente by lucaincerti
aprile 3, 2009, 9:38 am
Filed under: ARCHITETTURA & CO.

Se la condivisione, classificazione, registrazione ed elaborazione, in una parola la gestione delle informazioni rappresentano la base della rivoluzione informatica, la possibilità di generare modelli dinamici di simulazione ne definisce l’applicazione pratica che ha subito la maggiore accelerazione di sviluppo nell’ambito architettonico.

Negli ultimi trenta anni i sistemi informatici hanno subito un processo di democratizzazione, che ha generato un cambiamento radicale nella struttura delle informazioni attraverso la loro digitalizzazione parallelamente allo sviluppo di software ed hardware sempre più potenti e funzionali in grado di gestirle. Se nel 1981 i calcolatori erano divenuti a tutti gli effetti PC (personal computer) con l’accordo Microsoft- IBM e l’avvento del linguaggio MS-DOS, è nel 1984 con il primo OS ad interfaccia grafica della Apple che i computer diventano uno strumento di massa. La possibilità di relazionare gli spreadsheet con la rappresentazione grafica permise la nascita di quel Filevision antisignano dei potenti programmi GIS su cui di basano i sistemi di modellazione urbana odierni (A. Saggio).

Real Time rome

Real Time rome

Questo passaggio rappresenta il fulcro della rivoluzione nel campo della simulazione: se i modelli di simulazione urbana studiati sin dagli anni ‘50, come quelli del MIT di Boston, mantengono ancora una loro attualità metodologica, l’enorme salto in avanti è generato dalla disponibilità di informazioni in formato digitale e dalla possibilità di interallacciarle in un sistema relazionale grafo-numerico.

Nell’era digitale i TOOLS di simulazione, infatti, hanno la possibilità di sviluppare un approccio processuale basato sull’analisi di relazioni complesse, flussi immateriali, fenomeni dinamici e, soprattutto sulla loro visualizzazione in tempo reale.

Nella nuova condizione metropolitana si necessitano modelli che siano dinamici, selettivi, scalabili e flessibili, come propone Manuel Gauza, con la sua Matrice Operativa. Uno strumento simile al Dark Body della skizo-analisys di Michael Hayes che assorbe come un negativo fotografico la proiezione della realtà, ma con la proposizione di divenire operativo, ossia non finalizzato alla sola rappresentazione ma anche alla gestione simultanea di dati in divenire.

Il futuro della comprensione dei fenomeni urbani, allora, non è più solo legato alle strutture architettoniche, ma anche e sempre di più alla vivibilità dei soggetti che praticano il tessuto urbano e lo riempiono di segni, di iscrizioni di rappresentazioni. (Ruggero Ragonese)

Per lungo tempo in architettura l’uomo è stato considerato come un dato numerico necessario a definire un rapporto di scala. Allo stesso modo gli strumenti urbanistici hanno sempre considerato il fattore umano come un dato dimensionale statico, una densità immobile dal comportamento prevedibile.

Oggi, con l’affermarsi dell’approccio deduttivo, non è più tanto importante definire l’uomo nella sua fisicità immanente ma piuttosto nel sistema di relazioni che genera le dinamiche urbane.

Già negli anni settanta si proponeva, ad esempio, una visione dell’architettura che prendesse in considerazione lo spettro completo dei fenomeni percettivi, permettendo il superamento del regime visuale nella dimensione sensoriale. (M. Zardini)

La possibilità di mappatura dinamica delle percezioni sensoriali ribalta il punto di vista della modellazione, ponendo l’attività umana come generatrice della città e non viceversa.

Il problema diventa quindi semiotico, perché è la città stessa ad aver mutato il suo significato. La capacità di sintesi dei sistemi informatici, ampliando i margini operativi imposti dagli strumenti, offre oggi la possibilità di interpretare simultaneamente e dinamicamente una realtà che ha ridefinito e ampliato la sua fenomenologia, permettendo di vedere rappresentata quella complessità che in passato è stato difficile anche solo immaginare.

Mirko Zardini, Sense of the City: An Alternate Approach to Urbanism, Lars Muller Publishers, 2005

G.Marrone, I.Pezzini (a cura di) Linguaggi della città : senso e metropoli II, Modelli e proposte di analisi , Meltemi, 2008

G.Marrone, I.Pezzini (a cura di) Senso e metropoli, per una semiotica post urbana , Meltemi, 2007

C. Griffa, La città cibernetica, Meltemi 2008

Atelier Zuidvleugel, TussenRuimte – Inbetween space, AZV, the Hague 2007

Atelier Zuidvleugel, De 9 staden, AZV, the Hague 2007

Atelier Zuidvleugel, Ruimte en Lijn, AZV, the Hague 2006

R. Burdet (a cura di) 10.Città architettura e società, Marsilio Editori, 2006

M. Gausa, V. Guallart, W. Müller, F. Soriano, F. Porras, J. Morales
“The metapolis dictionary of advanced architecture.
City, technology, society in the information age”

Actar, Barcelona, 2003

Fonti Web

City noise

Consultato nel maggio 2008

http://www.citynoise.com

MIT SENSEable City Laboratory

Consultato giugno 2008-06-26

http://senseable.mit.edu

Luca Incerti (giugno 2008)


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